Email Marketing: l’importanza di un database pulito

Mi capita, sempre più spesso, di ricevere email da clienti preoccupati a causa di alert (per non chiamarli ultimatum) delle loro piattaforme di email marketing, perché queste registrano troppe segnalazioni di SPAM da parte degli utenti, e minacciano di chiudere gli account.

Come mai questa severità? Cosa fare?

I problemi delle segnalazioni di SPAM

Gli ISP (Internet Services Provider), ovvero i vari Gmail, Yahoo, Hotmail, desiderano offrire un’esperienza sempre migliore ai propri utenti, a partire dalle contromisure anti-spam. Le piattaforme di invio (MagNews, Mailchimp e così via) vogliono ovviamente offrire anche loro il massimo in termini di deliverabilty, e l’unico modo per farlo è mantenere le reputazioni dei loro “Postini” (IP e policy di invio) le più alte possibili.

Va da sé che ogni volta che un utente segnala una comunicazione come SPAM, l’ISP vede sempre meno di buon occhio le piattaforme di invio (o meglio i loro ip) e queste di conseguenza se la prendono giustamente con gli utilizzatori.

Come fare per ricevere sempre meno segnalazioni di SPAM?

Non vuoi segnalazioni SPAM? Cerca di non fare SPAM

Facile a dirsi. Ma anche a farsi, in realtà. Ci sono due macro attività da tenere in considerazione: la costruzione del database e la successiva profilazione dei contatti. Partiamo sempre dal presupposto che chi segnala le comunicazioni come SPAM è perché non gradisce ricevere email.

Costruire un database pulito.

Nel caso si voglia creare un database da zero è molto importante partire col piede giusto, prediligendo la raccolta di qualità, che sarà sicuramente numericamente parlando più scarsa, ma darà meno problemi in futuro. Ad esempio i form di iscrizione alle newsletter, praticamente in ogni sito ce n’è uno, dovrebbero essere tutti a double opt-in e non a single opt-in. Cosa significa? Il single opt-in convalida istantaneamente l’iscrizione, nel momento stesso della pressione del tasto “iscriviti” su sito. Il meccanismo di double opt-in invia una mail di conferma, all’indirizzo indicato, sulla quale è presente un link per confermare appunto l’iscrizione, per cui la mail è certamente valida ed il contatto è interessato.

Da evitare o da prendere con le pinze anche le iscrizioni “esterne” ai siti. Ad esempio raccolte provenienti da negozi fisici, fiere etc. dove i contatti rilasciano sì di loro spontanea volontà le loro email, ma non è detto che a lungo andare si ricordino o comunque apprezzino ricevere email.

Per cui in un colpo solo evitiamo di trovare iscritte email inesistenti, che non generano segnalazioni di SPAM ma danneggiano alla lunga il delivery; ma anche e soprattutto evitiamo di trovare iscritte email di persone non interessate.

Nel caso si prendesse possesso di un database precedentemente costruito da altri, è ancora più importante informarsi sul tipo di raccolta, per i motivi spiegati qui sopra.

Mantenere un database pulito

Nella routine degli invii invece è molto importante monitorare tutte le azioni dei contatti e fare in modo che quelle negative restino casi isolati che non si ripetano.

GESTIONE DEI DISISCRITTI. E’ importante avere una gestione dei disiscritti, che non permetta in nessun modo l’invio di email ai contatti che hanno richiesto la disiscrizione. In genere le piattaforme agiscono in automatico, l’ideale è che lo facessero in single-optout, dove la disiscrizione avviene automaticamente al click sul link sulla DEM stessa. Vanno poi trattati con particolare attenzione gli utenti che richiedono la disiscrizione personalmente, di solito inviandovi una mail con tale richiesta. Questi vanno disiscritti immediatamente e ricontattati dando loro conferma dell’operazione.

GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI SPAM. Bisogna disiscrivere o inserire in blacklist (se supportata dalla piattaforma) gli utenti che segnalano spam. Non è sempre detto che si disiscrivano spontaneamente, e non è detto che le piattaforme li blocchino. Per cui per evitare di tediarli oltremodo, disiscriveteli.

Se vi accorgete che una serie di segnalazioni SPAM arrivano da contatti raccolti in maniera cartacea da fiere e quant’altro, come spiegavo sopra, prendete in considerazione di mettere in pausa gli invii su tali contatti per un certo periodo di tempo, specie se avete avuto alert dalla vostra piattaforma, come raccontavo all’inizio dell’articolo.

PROFILAZIONI ED INVII MIRATI. L’esatto contrario dell’invio fastidioso è quello interessante (lapalissiano per me…). Per cui cercate di profilare ad ogni invio in modo da sapere quali comunicazioni interessano davvero ai vostri utenti; così questi saranno più disposti a leggere le vostre comunicazioni e non vi salteranno addosso indispettiti. Per indicazioni più dettagliate riguardo la profilazione potete fare riferimento a questo articolo. Ad esempio, una mossa molto intelligente può consistere nel chiedere all’utente, già all’iscrizione, quali sono i suoi interessi.

In sintesi…

Per diminuire al massimo i problemi di SPAM, ed evitare di incappare in problemi seri, è necessario adottare alcuni accorgimenti che, se una volta potevano rientrare nella cerchia delle best-practices (per non dire delle finezze) oggi devono essere capisaldi dell’attività di tutti i giorni. Per approfondimenti, o per esporci il vostro caso specifico, non esitate a contattarci.