L’avvento delle Data Management Platform
In un precedente post “Il Programmatic Advertising: cos’è, come funziona, vantaggi” abbiamo visto come avviene l’acquisto e la vendita degli spazi pubblicitari e le piattaforme tecnologiche utilizzate in una campagna Programmatic:
- lato publisher le SSP (Supply Side Platform), tra le piattaforme più utilizzate troviamo: Rubicon, Pubmatic e Improve Digital;
- lato inserzionisti le DSP (Demand Side Platform), tra le piattaforme più utilizzate troviamo: AdForm, Turn, MediaMath e DataXu.
Ma oltre ad automatizzare il processo di compra vendita, il valore aggiunto di una campagna Programmatic consiste nell’utilizzare una Data Management Platform o DMP.
Ma esattamente cosa sono le DMP e perché sono così importanti per rendere una campagna efficace?
Partiamo dal presupposto che per qualsiasi venditore è fondamentale poter conoscere il maggior numero di informazioni possibili relative ai propri clienti e di poter contattare prospect simili con messaggi mirati e personalizzati.
Definizione di Data Management Platform
Per DPM si intendono delle piattaforme che raccolgono, salvano e analizzano dati provenienti da diverse fonti al fine di profilare gli utenti e la loro audiences.
Forrester Research ha dato una definizione molto precisa di DPM “A unified technology platform that intakes disparate first-, second- and third-party data sets, provides normalization and segmentation on that data, and allows a user to push the resulting segmentation into live interactive channel environments.”
L’immagine sottostante può chiarirvi le idee e farvi comprendere meglio in che modo funzioni e dove si posizioni una DMP nell’ambito di una campagna marketing.
Il funzionamento di una Data Management Platform
Le DPM diventano il punto di contatto tra gli inserzionisti che utilizzano le piattaforme DSP per acquistare impression e i pubblisher che tramite le piattaforme SSP offrono spazi pubblicitari.
Si basano su tre processi distinti:
- Raccolta dati
- Organizzazione dei dati
- Utilizzo dei dati
I dati diventano la base di ogni campagna, maggiori sono le informazioni raccolte e più approfondita sarà l’analisi che ne deriverà.
Una DPM evoluta utilizza diverse fonti per la raccolta di dati, possiamo per semplicità suddividerle in:
- Dati di comportamento, sono i dati derivanti dalla navigazione e dal comportamento degli utenti.
- Dati propri, sono i dati già in possesso dell’inserzionista (profilo dei propri utenti …)
- Dati acquisiti durante le precedenti campagne online.
- Dati esterni, sono dati acquistati sul mercato.
Una volta raccolti i dati la DPM li elabora per definire il profilo dell’utente: più accurata è l’elaborazione maggiore sarà la precisione nella costruzione del profilo.
L’associazione del profilo a un target permette di raggruppare gli utenti in segmenti per similitudine e classi d’interesse, segmenti che sono messi a disposizione delle DSP e di conseguenza degli inserzionisti.
Come potete vedere le potenzialità di utilizzo di una DPM sono molteplici: se vuoi avere maggiori dettagli o informazioni o se hai l’esigenza di entrare in questo mercato contattaci.
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