Imparare a fare pubblicità su Facebook e Instagram dalla A alla Z? Un sogno. Questi social network sono sempre più strategici per le attività di Business e saperli sfruttare al meglio può davvero “fare la differenza” nel successo di un eCommerce.
Come acquisire le competenze giuste? Sicuramente serve tanta esperienza. Ma anche la formazione è importantissima. Per questo motivo ho deciso di frequentare uno dei corsi di Veronica Gentili, considerata una tra le/i maggiori esperte/i di Facebook Marketing in Italia. Si tratta del Corso completo Facebook Ads dalla A alla Z – terza edizione.
Lei è una professionista altamente specializzata e il suo corso è molto utile per fare chiarezza su alcuni aspetti legati alla gestione del Business Manager e dell’account pubblicitario Facebook, nonché per acquisire utili suggerimenti sull’impostazione delle campagne pubblicitarie. Certo, per chi già si trova a gestire campagne di advertising su Facebook questo corso affronta argomenti basilari, ma si tratta di una base completa e ricca di spunti anche per capire su quale aspetto è eventualmente necessario approfondire meglio le proprie competenze in base ai propri obiettivi. L’offerta formativa di Veronica è infatti ampia e sul suo sito sono presenti diverse tipologie di corsi organizzati a seconda, appunto, dello specifico obiettivo (es. migliorare le performance delle campagne; acquisire contatti; restare aggiornati sulle novità).
La struttura del corso
Trattandosi di un corso “completo” dalla A alla Z, la vastità di argomenti proposta è tale da non poter essere esaurita in un unico articolo. Riassumo dunque solo alcuni degli spunti per me più utili. Ovviamente si tratta di argomenti che io ritengo interessanti; altri partecipanti al corso potrebbero avere preferenze diverse.
Premetto che è sicuramente fondamentale la spiegazione di come deve essere correttamente impostato il Business Manager e l’account pubblicitario. Anche chi ha dimestichezza con questi strumenti è infatti costretto ad ammettere che essi sono molto “complicati” come struttura. Alle volte si ha l’impressione di entrare in una giungla quando si “naviga” sul Business Manager e destreggiarsi da professionisti in questa piattaforma costa una gran fatica!
Tuttavia, dati per “acquisiti” questi elementi, quello che ritengo sia importante e spesso sottovalutato per chi si deve occupare di FB Ads per eCommerce, è la corretta visione strategica dello strumento. E a livello di “strategia” nell’impostazione delle campagne, ritengo che il Funnel di vendita e la scelta del Pubblico e degli Obiettivi siano tra gli aspetti più importanti trattati nel corso.
Il Funnel di vendita: un aspetto strategico fondamentale
Prima cosa da considerare: il Funnel. Si tratta del percorso del consumatore verso l’acquisto, ovvero i diversi step compiuti a partire dal primo contatto con l’azienda e dalla conoscenza del prodotto o servizio offerto, per arrivare alla conversione. Per acquisire la fiducia del nostro pubblico è fondamentale accompagnarlo passo dopo passo verso l’acquisto gestendo ogni passaggio con strategie di marketing ad hoc (qui un ottimo articolo che tratta l’argomento del Funnel di Marketing).
Come si traduce questo su Facebook? Beh innanzitutto occorre analizzare bene il pubblico al quale ci rivolgiamo. Si tratta di un pubblico “freddo”, che non ci conosce? O si tratta di un pubblico “tiepido”, che ci conosce e mostra interesse per i nostri prodotti? Oppure ancora di un pubblico “caldissimo”, pronto ad acquistare o riacquistare? E’ evidente che in base alla tipologia degli utenti ai quali ci rivogliamo imposteremo campagne con diversi obiettivi e diverse creatività.
La “dura verità” che Veronica Gentili evidenzia è che:
“più alto è il prezzo, meno conosciuto è il brand, minori sono le possibilità di vendere direttamente, a freddo, su Facebook.”
In generale, quello che è importante capire, è che nella maggior parte dei casi le persone non sono pronte subito ad acquistare sul nostro eCommerce. Occorre dunque, da una parte lavorare con il pubblico che già ci conosce e dall’altra attivare un percorso (il Funnel appunto), che porti le persone dalla fase di conoscenza del brand all’acquisto. Le persone vanno raggiunte ai vari stadi del loro percorso di acquisto con messaggi ad hoc e per gli utenti che non ci conoscono è utile pensare alle Facebook Ads come uno strumento utile per stimolare la domanda latente.
Il pubblico su Facebook
Ma come si “rintracciano” le diverse tipologie di pubblico su Facebook? Veronica è molto chiara e nel corso spiega in modo efficace quali sono le impostazioni disponibili nella piattaforma per selezionare il nostro target:
- Core Audience (Pubblico Chiave): utenti di Facebook profilati in base a caratteristiche socio-demografiche; interessi; comportamenti…
Il Core Audience ( o Pubblico Chiave) è un pubblico “freddo”, che non ci conosce.
Ecco dove si imposta dal pannello inserzioni di Facebook:
- Lookalike Audience (Pubblici simili): si tratta di utenti simili ad una fonte che noi forniamo a Facebook (es. il database dei nostri migliori clienti; i fan; chi ha interagito con una specifica pagina del sito; tutti i visitatori del nostro sito…).
Anche questo è un pubblico “freddo”. Ad alto potenziale però: si tratta di un’audience che presenta caratteristiche simili al pubblico che ha già interagito con il nostro brand attraverso, ad esempio, un like. Questa audience condivide caratteristiche comuni con il nostro pubblico di origine, come ad esempio le informazioni demografiche e gli interessi. Quando impostiamo un pubblico Lookalike, Facebook incrocia vari dati, basati su informazioni sociodemografice e interessi, ma anche su interazioni e visualizzazioni, così da trovare correlazioni più o meno strette con i nostri utenti originali.
Di seguito una schermata che mostra dove si imposta dal pannello inserzioni di Facebook:
- Custom Audience (Pubblici personalizzati): utenti che sono già entrati in contatto con il nostro brand e per questo motivo sono probabilmente più propensi ad effettuare una transazione o comunque a compiere lo step successivo del funnel. Si tratta di database di clienti, persone che hanno visitato il sito, persone che hanno interagito con il nostro brand sui social..
All’interno di questa classificazione ritroviamo sia il pubblico “tiepido”, già entrato in contatto con noi, sia il pubblico “caldo” di cui fanno parte per esempio gli utenti che ci hanno chiesto un preventivo o gli utenti che hanno già acquistato sul nostro eCommerce.
Sul pannello inserzioni vediamo le possibilità di impostazione di questo pubblico:
Ovviamente il tema del “pubblico” è molto ampio. Qui ho voluto sintetizzare solo le diverse tipologie disponibili ma occorre certamente approfondire le modalità per impostare correttamente il target dal pannello inserzioni, come fa Veronica nel suo corso. Questo sia dal punto di vista tecnico (ad esempio il pubblico personalizzato degli utenti che hanno visitato il nostro sito si può creare solo previa installazione del pixel di Facebook) sia dal punto di vista strategico (per creare una buona Core Audience occorre chiedersi che età ha il nostro pubblico, da quali comportamenti è caratterizzato… e così via).
La scelta degli obiettivi delle campagne
Dal pannello inserzioni di Facebook vediamo che il primo step nell’impostazione della campagna è la definizione degli obiettivi. Ancora prima della definizione del pubblico. E’ chiaro però, dopo quanto scritto sopra, che occorre decidere l’obiettivo della nostra pubblicità già sapendo a quale target ci rivolgiamo, anche se da pannello lo imposteremo successivamente.
Ecco un suggerimento per impostare obiettivi diversi in base al pubblico al quale ci rivolgiamo:
- pubblico freddo: pubblico chiave (selezionato per interessi); pubblico lookalike (nuove persone che potrebbero essere interessate alla tua azienda in quanto presentano caratteristiche simili ai clienti che contano per te).
-> Se ci rivolgiamo ad un pubblico freddo imposteremo una campagna con obiettivo di “engagement”; “video views”; “traffico al sito”.
Esempio di inserzione con questo obiettivo:
- Pubblico tiepido: i fan della nostra pagina; i visitatori del nostro sito (rintracciabili previa installazione del pixel: qui informazioni utili a riguardo); il database dei nostri contatti caricato su FB.
-> Se ci rivolgiamo ad un pubblico tiepido può essere utile impostare una campagna con obiettivo “generazione di contatti” (qui un articolo utilissimo per capire come impostare questo tipo di campagne).
Esempio di inserzione con questo obiettivo:
- Pubblico caldo: file di clienti acquisiti; richieste di preventivo; visitatori “caldi”.
-> Eccolo il nostro pubblico preferito se abbiamo un eCommerce 🙂 Se ci rivolgiamo ad un pubblico caldo possiamo impostare un obiettivo di conversione.
Esempio di inserzione con questo obiettivo:
Gli esempi riportati sono presi da inserzioni di diversi brand trovate su Facebook. Nessuno può vedere qual è l’obiettivo di una determinata campagna (a meno che non abbia accesso all’account pubblicitario) pertanto la classificazione delle creatività in base agli obiettivi è frutto di un lavoro di deduzione. Questo è possibile farlo in quanto le creatività stesse variano in base al tipo di obiettivo della campagna: una campagna di remarketing dove ci viene mostrato un carosello di prodotti che abbiamo abbandonato sul carrello di un determinato eCommerce avrà certamente un obiettivo di conversione; così come una campagna con modulo raccolta contatti avrà un obiettivo di raccolta lead. Più difficile individuare l’obiettivo di una campagna con una creatività accattivante che non ci richiede di compiere alcuna azione specifica (avrà obiettivo di copertura? O di engagement?). Tuttavia, al di là dello specifico obiettivo settato da pannello, sappiamo che si tratta di una campagna di un brand che sta cercando di “fare amicizia” con noi portandoci a fidarci per effettuare un acquisto.
Conclusioni
E’ fondamentale capire che Facebook è uno strumento che potenzialmente consente di raggiungere il nostro reale target per ottenere i nostri obiettivi ma occorre avere una visione strategica e saperlo utilizzare correttamente. Altrimenti rischiamo solo di sprecare il nostro budget.
Questo come si traduce nella pratica? Beh, un esempio semplice è questo: se siamo un brand nuovo che vende prodotti costosi non è consigliabile impostare una campagna con obiettivo “conversioni” rivolgendoci ad una “core audience”, ovvero un target selezionato per interessi. Probabilmente non otterremo nessun acquisto e sprecheremo solo i nostri soldi. Perchè, pensiamoci: se ci venisse proposto un cappotto molto costoso di un marchio mai sentito prima quanto saremmo propensi ad acquistarlo dopo solo una prima occhiata? Credo molto poco. Per un caso di questo tipo occorre “accompagnare” il nostro target: prima è importante farci conoscere, impostando ad esempio una campagna con obiettivo di traffico o engagement e successivamente, magari grazie al retargeting, stimolare maggiormente all’acquisto, eventualmente offrendo un buono sconto.
E’ necessario “allargare la prospettiva” e avere una “mappa mentale”. Studiando nello specifico tutti gli strumenti del pannello inserzioni o tutti i posizionanti o le diverse creatività che si possono impostare per le campagne a volte si rischia di perdere di vista l’obiettivo finale e si sottovaluta la strategia. Il funnel di acquisto, per quanto argomento “scontato” per chi si occupa di marketing, in questo senso è basilare e va sempre tenuto presente in fase di gestione delle campagne FB Adv.
Per una panoramica più ampia di tutti gli argomenti trattati nel corso consiglio di consultare il sito di Veronica 🙂 E per un consulenza sulla corretta impostazione delle campagne siamo a disposizione. Contattateci 🙂
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