Come abbiamo già potuto esporre in precedenti articoli del blog, il retargeting o remarketing è un potente strumento di pubblicità online e che può essere riconosciuto ormai dalla maggior parte dei naviganti, addetti ai lavori e non. Anche dal punto di vista dell’utente meno avvezzo, l’imbattersi, su un sito qualsiasi, in un banner che mostra un prodotto visto su un e-commerce diverso pochi giorni prima, non fa più gridare al miracolo (o allo spionaggio). Le pubblicità contestuali al proprio comportamento di “internauta” sono facilmente visibili e riconoscibili, sotto forma banner su diversi siti, oppure come “post” negli streaming di notizie nei social network come Facebook.
Perché è importante investire nell’email retargeting?
L’email marketing rimane il metodo più diretto per comunicare ai clienti, visto che li si può raggiungere nella casella di posta, sia su pc che su smartphone; ed anche il più economico perchè comporta investimenti minori in produzione di creatività e costo piattaforma. Ma col passare del tempo, e con le maggiori misure di sicurezza intraprese dai provider di posta elettronica, atte a migliorare i contenuti delle inbox stesse (filtri antispam ma anche tab dedicate alle pubblicità che però non vengono consultate da tutti), non è più così scontato riuscire a raggiungere l’utente. Per cui è importante ridurre il numero di invii per migliorare l’engagement. Sembra il famoso adagio per il quale non si può avere contemporanemente la botte piena e la moglie ubriaca, ma non è così.
Che cos’è l’email retargeting?
L’email retargeting serve a mostrare, sui vari siti, annunci pubblicitari basati sul comportamento dell’utente rispetto alle mail che ha aperto. Questa tecnica, come per il remarketing già visto, utilizza sistemi per mostrare pubblicità display contestualizzata e di conseguenza, nel caso specifico, di ridurre il traffico e mail complessivo; ovvero non c’è più bisogno di inviare più volte la stessa email promozionale correndo il rischio di infastidire l’utente o il suo provider, (che vi listerà come indesiderati); visto che questo rivedrà l’annuncio in formato diverso su altri siti.
Come funziona l’email retargeting?
Esattamente come succede per i siti, quando un utente apre una email, viene attivato un cookie nel suo browser. In alcune email questo meccanismo è spiegato nel footer (dovrebbe esserlo), con una frase del tipo:
“Gentile Utente, ti informiamo che attraverso le nostre email
verranno veicolati identificatori, anche di terze parti,
per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze.”
Quando l’utente visita siti web con gli annunci retargeting abilitati, visualizzerà gli annunci proprio in base alle email che ha aperto precedentemente (stessi prodotti e offerte, o comunque pertinenti).
Le piattaforme di retargeting, che raccolgono praticamente il 98% dell’inventario pubblicitario online, sono così in grado di raggiungere l’utente su qualsiasi sito si trovi.
Vuoi approfondire l’argomento? Pensi che il remarkerting via email possa essere un buon strumento per migliorare il tuo business? Non esitare a contattarci.
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