Sei abituato a misurare le micro-conversioni che si verificano sul tuo e-Commerce? Se la risposta è “No” allora stai rinunciando a una parte del tuo fatturato. La mancanza di misurazione e analisi di questi dati implica il non sfruttamento di informazioni completamente gratuite che i visitatori ci offrono tutti i giorni.
1. Cosa sono le micro-conversioni?
Le micro-conversioni sono tutte quelle azioni e piccole strategie che sono messe in atto al fine di portare l’utente al raggiungimento di un determinato obiettivo, ossia tutti i passaggi intermedi che portano a sviluppare poi una macro-conversione. Come già evidenziato da Jennifer Cardello di NN Group, le micro-conversioni posso essere suddivise in:
- Pietre miliari del processo: ossia tutte quelle conversioni che rappresentano un movimento lineare verso una conversione macro primaria. Il monitoraggio di queste azioni ti aiuterà a definire le fasi in cui sono maggiormente necessarie ottimizzazioni a livello di User Experience;
- Azioni secondarie: non rappresentano obiettivi primari del sito ma vengono considerate piccoli step capaci di raggiungere possibili future marco-conversioni.
2. Alcuni esempi di micro-conversioni
Se non ti è ben chiaro cosa si intende per micro-conversione in un e-Commerce ecco una serie di esempi che può darti un’idea:
- l’iscrizione alla newsletter
- la visita ad una determinata pagina
- la richiesta di una chiamata
- una nuova recensione
- l’aggiunta di un prodotto al carrello
- la creazione di un account
- la visualizzazione di un video
- il download di un ebook in pdf
- il “Mi piace” ad una pagina Facebook
- il trascorso di un determinato tempo sul sito
Come puoi notare dagli esempi, tutte queste micro-conversioni hanno l’obiettivo di misurare un particolare livello di interesse o impegno dell’utente a svolgere un’azione scelta da noi prima di effettuare una vera e propria macro-conversione.
3. Perché è importante misurarle?
Quando in Merlin Wizard analizziamo gli e-Commerce e ci interfacciamo con chi li ha gestiti, notiamo spesso che non si sono fatti piccoli test, attività di monitoraggio e misurazione. Queste azioni sono di notevole importanza se vogliamo avere una completa visione di tutto il percorso dell’utente.
Quando proviamo a vendere un prodotto/servizio o anche solo a fornire delle informazioni in merito, difficilmente si riuscirà ottenere una conversione immediata. Tendenzialmente prima di procedere all’acquisto gli utenti si documentano e cercano informazioni visitando alcune pagine del sito, come blog, commenti o recensioni. Qui entrano in gioco le micro-conversioni, capaci di analizzare tutto il processo di interazione dell’utente a seguito di un numero elevato di visite, passando da diversi canali marketing, fino a concludere poi con il pagamento (quindi la macro-conversione). Ottieni una visione del processo più ampia portando i tuoi utenti a completare obiettivi più piccoli all’interno di una visita.
4. Come monitorare le micro-conversioni?
Tutte queste azioni possono essere analizzate in diversi modi. Il metodo più comune per tenerne traccia è quello di impostarle in strumenti di tracking come Google Analytics. Questo tool consente di registrare ogni conversione sia come “eventi” sia come “obiettivi”: è possibile monitorarla aggiungendola come “eventi” (oppure quando si utilizza Google Tag Manager con questo metodo). In questo modo potrai confrontare i dati con altri parametri come parole chiave e fonti di traffico. Poi il monitoraggio vero e proprio, che si fa registrando la conversione come “obiettivo”. In questa fase è possibile misurare i passi che un visitatore ha fatto nel processo di checkout sommando le singole fasi come obiettivi e la creazione di un funnel di conversione sulla base di questi passaggi.
Sei pronto? Inizia a concentrarti sulle piccole cose, quelle grandi sono proprio dietro l’angolo! 🙂
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