Sembrava ieri quando si iniziava a discutere sul mutamento dell’email marketing in ottica mobile, con il boom degli smartphone, in un ipotetico futuro.
Si parlava, primi dati di aperture alla mano, di come poteva “sembrare saggio” iniziare a pensare alle migliorie tecniche necessarie per agevolare le performance delle campagne di email marketing sui dispositivi portatili. Oggi, guardando i dati in nostro possesso (non serve arrovellarsi in studi internazionali) possiamo tranquillamente affermare che più della metà dei nostri utenti apre le nostre newsletter e dem dallo lo smartphone. Urgono quindi accorgimenti, se non ci siamo ancora mossi, cosa fare?
La forma
Da un punto di vista prettamente tecnico, le dem devono necessariamente essere ideate a partire dal dispositivo mobile, e non più “nell’eventualità che…”. Significa ragionare da subito sugli spazi a disposizione più ristretti. Funzionano ovviamente di più le dem che, oltre a visualizzarsi bene, presentano tutti i contenuti salienti nella parte alta e a portata di tap, a portata di pollice.
I contenuti
Se già prima non era consigliato dilungarsi sui contenuti, figuriamoci adesso. Non solo lo spazio a disposizione è minore, ma bisogna anche pensare che chi apre le nostre comunicazioni da smartphone, spesso non lo fa comodamente seduto sul divano di casa. Molto probabilmente è in movimento, a passeggio, sui mezzi pubblici, è al volante e ha entrambe le mani occupate (in una lo smartphone, nell’altra il mascara), quindi il tempo di lettura è molto ridotto e la sintesi è di vitale importanza, preoccupiamoci di essere più dettagliati in un secondo step, ovvero sulle landing pages.
…hops, già! Le landing pages!
Le pagine dove atterrano gli utenti sono all’altezza dell’ottimo lavoro fatto precedentemente sulle dem? Posso dire la mia? Nella maggior parte dei casi no, non lo sono. Eh sì, cosa succede dopo il tap/click? Lo si vede dalle statistiche “ma come, 1000 click e solo 3 conversioni?”. Non è un caso che le campagne che rendono di più siano quelle a click. Succede anche di sentire clienti lamentarsi “ti ho pagato un sacco di click ma lato conversioni non ci siamo”, è il momento giusto per ragionare sulle qualità responsive delle landing pages.
Per concludere, oggi non bisogna più pensare “anche” alla compatibilità mobile delle campagne email, ma bisogna partire proprio da lì. Diffidate dalle agenzie che vi propongono le soluzioni mobile come optional. Se vi interessa particolarmente l’argomento e volete approfondire, non esitate a contattarci.
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