Ho cercato online, ma sembra non esistere un dato ufficiale sul tema. Giustamente: non è semplice normalizzare e definire cosa significa “tracciare correttamente” con Google Analytics. Tuttavia, considerando il lungo storico dell’agenzia, posso affermare che quasi la totalità dei progetti che prendiamo in carico arrivano in Merlin Wizard con profonde carenze sui tracciamenti (dai siti istituzionali alle landing per lead generation passando ovviamente attraverso le piattaforme eCommerce): chi – ahimè – non ha un sistema di statistiche, chi lo ha ma registra solo una parte delle visite, chi riscontra una mancanza di dati per mesi interi, chi segnala problemi tecnici, chi non ha attivato aspetti fondamentali per comprendere i comportamenti dei visitatori, chi non traccia gli eventi, chi ha dati discordanti sulla piattaforma per ordini/fatturato ecc.
Leggendo i post dei colleghi, nei gruppi Facebook o su Linkedin, si nota che tali problematiche sono comuni un po’ a tutti. Se anche il tuo sito si trova in queste condizioni ecco due modi per risolvere definitivamente, e li vedremo entrambi in questo articolo:
- come fare un CheckUp di Google Analytics;
- come imparare a leggere i dati di Google Analytics.
Data tracking con Google Analytics: una grandissima opportunità ($ì, intendo €conomica!) per chiunque
Consci ormai che ogni nostro clic online (e persino l’apparente inattività) sia di fatto un dato che forniamo al sito sul quale ci troviamo in quel momento, la domanda diventa: qual è, per il proprietario di tale sito, l’opportunità di un tracciamento ben fatto e capace di raccogliere informazioni in maniera completa e coerente?
Il significato di “tracking” nel digital marketing
Credo sia utile iniziare il nostro ragionamento provando a definire cosa s’intende per tracciare il dato:
- dal punto di vista del marketing significa registrare tutte le informazioni possibili in termini di profilazione e di comportamento dei visitatori sul sito, per poterle studiare in maniera aggregata con lo scopo di prendere decisioni sia generaliste “sui grandi numeri” che peculiari sui “piccoli segmenti”. Il fine ultimo è quello di ottenere un maggior beneficio economico dal canale digital;
- dal punto di vista tecnico, invece, il tracciamento si traduce nel generare e poi inserire uno o più codici di monitoraggio in alcune zone delle pagine che compongono il sito.
Se volessi approfondire, il nostro Raffaele Acerbi lo spiega meglio nel suo post “Tracking pixel, cos’è e uso nel Digital Marketing: il codice di monitoraggio” mostrando anche un esempio concreto, perché codici di questo tipo sono richiesti da qualunque piattaforma di marketing (come Facebook Ads, per capirci).
Le opportunità di un tracciamento ben fatto
Tracciare dati e comportamenti è davvero un’opportunità enorme, quella di avere maggior probabilità di crescita attraverso l’ottimizzazione. Infatti, analizzando i dati statistici di comportamento, ogni giorno contribuiamo a:
- investire meglio i soldi delle singole campagne (es. ritocchi quelle che funzionano poco o che potrebbero funzionare meglio, spegni quelle che costano troppo senza portare risultati diretti o indiretti, tratti con i fornitori per un costo più sostenibile ecc.)
- predisporre un’offerta commerciale più adatta al mercato o anche personalizzata (es. adattare il pricing ai competitor o alla stagionalità, mettere in vista i prodotti più cercati, persuadere a compiere l’azione desiderata, aumentare lo scontrino medio con prodotti extra ad alta marginalità nel carrello ecc.)
- migliorare l’efficacia dell’interfaccia e dell’esperienza di acquisto (comunicare meglio l’unicità del servizio o gli aspetti rassicurativi, ridurre il numero di abbandoni nel funnel, semplificare il processo di acquisto, stimolare a scegliere metodi di pagamento più facili da portare a termine ecc.).
E altro ancora. Insomma, con un buon campione di dati c’è da leccarsi i baffi! 🙂 E se invece manca? No dati validi = no decisioni sensate = no crescita. Quando iniziamo la collaborazione con un nuovo cliente, la prima fase è sempre l’analisi del pregresso e Analytics riveste un ruolo fondamentale:
In questo caso, nei primi mesi dell’anno si notano due drastici cali che – a seguito di una verifica approfondita – sono risultati essere problemi tecnici di tracciamento. E’ importante accorgersi subito e risolvere rapidamente pena non poter capire cosa succede sul sito o, come nello specifico progetto, non sapere se l’investimento nelle campagne ha portato i risultati sperati (se gli ordini arrivano non si sa da dove).
Pertanto, l’unica vera cosa da fare prima (non durante, non dopo) di iniziare qualsiasi attività online è: verificare il corretto funzionamento del tracking, cioè dell’effettiva registrazione dei dati statistici di visite, azioni e comportamenti sul sito. Questo perché senza misurare non si hanno dati da analizzare (se non empirici) e senza dati non è possibile fare valutazioni da cui prendere decisioni, ovvero non è possibile ottimizzare. Capìta la fondamentale importanza di questa pratica, è anche utile sapere cosa serve per tracciare. Google Analytics è uno strumento gratuito, lo conosciamo tutti, si installa facilmente con il supporto di uno sviluppatore o tramite appositi plugin, moduli, estensioni delle varie piattaforme per siti e per eCommerce. Insomma è uno tool imprenscindibile per la presenza online di chiunque, ecco perché tutti i software sono predisposti (o hanno qualcosa che lo sia) per installarlo.
Lavorando principalmente per aiutare i nostri clienti ad aumentare i risultati e le performance del digital, questo argomento ci sta particolarmente a cuore e abbiamo scritto molto a riguardo. Ecco qualche spunto pratico sull’installazione e la configurazione di Analytics se desideri approfondire l’argomento:
- Il tracciamento degli eventi con Google Analytics
- Monitoraggio avanzato di eCommerce con Google Analytics
- Tre esempi di dashboard personalizzate per Analytics
ma puoi cercare anche la keyword “analytics” all’interno del nostro blog per trovare altri post sullo stesso argomento.
.ATTENZIONE!
Se c’è il dubbio (o la certezza) che qualcosa non stia andando per il verso giusto è indispensabile, prima di avviare qualsiasi altra attività di marketing – rischiando di spendere (esatto, in questo caso non “investire”!) soldi inutilmente – verificare che i tracciamenti funzionino alla perfezione. Non tutti però hanno le competenze, un collega esperto, un professionista o un’agenzia di riferimento a cui chiedere questa verifica, per questa ragione abbiamo ideato il CheckUp Analytics.
CheckUp Analytics: tracciamenti (statistiche) assenti o parziali, come risolvere senza avere competenze?
In effetti Google Analytics non è proprio uno strumento semplice da domare dal punto di vista tecnico, non per niente la certificazione ufficiale di Google su questo tool è la più difficile da ottenere (in Merlin Wizard ne abbiamo due!). Per completare una verifica sui principali aspetti del tracciamento ci sono tre possibilità:
- verificare in autonomia, studiando la lunghissima guida di Google ed effettuando tutti i test necessari;
- farsi supportare da un consulente o da un’agenzia (a pagamento), delegando quindi la verifica a un esterno che può fornire un report sullo stato dell’arte, ma anche risolvere in maniera operativa per coprire eventuali gap e mancanze;
- avviare un CheckUp Analytics (gratuito) che fornisce sia un report che le indicazioni di massima su dove “metter mano” per risolvere i principali problemi. Ecco una pagina del nostro report:
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Cos’è il CheckUp Analytics gratuito: richiedi il tuo!
Dopo aver tenuto diversi corsi con la Performance Academy e gestito centinaia di siti… la conferma: il problema principale è sempre il tracciamento. Abbiamo così deciso di supportare attivamente le aziende che vogliono davvero utilizzare il digital come canale di business, completando le principali verifiche gratuitamente. In pochi giorni analizziamo la configurazione del singolo Google Analytics e inviamo un report in PDF con la situazione attuale oggettiva sui 10 aspetti fondamentali. Verifica se il tuo Google Analytics registra tutto correttamente, ottieni il report gratuito prenotando l’analisi:
Corso Digital Analytics (gratuito e da zero): impara come leggere e interpretare i dati di Google Analytics
Continua anche il nostro impegno formativo in ambito digital e proprio su questo tema, il 31 maggio 2019 terremo la 3° edizione del corso gratuito Digital Analytics. Si tratta di un corso in aula – di ben 4 ore – presso la sede di Merlin Wizard a Cernusco s/N (Milano), tenuto da chi questo lavoro lo fa quotidianamente: noi! 🙂 E siamo contenti che le opinioni di chi ha partecipato siano sempre entusiaste:
Corso Google Analytics: in aula e gratis (4 posti)
Il corso Digital Analytics approfondisce in maniera pratica l’importanza del monitoraggio e della raccolta dei dati, illustra i principali report di Google Analytics per valutare con i numeri (non a sensazione) come sta andando il progetto digital. Insomma permette sia a chi ha già un po’ di esperienza, sia a chi è alle prime armi, di domare quel “mostro” che è Google Analytics e di iniziare a sfruttare le opportunità della preziosissima analisi dei dati. Questo è il programma:
- come creare e installare i codici di tracking (base e avanzati)
- come leggere i principali rapporti di Analytics
- come costruire i rapporti personalizzati
- come analizzare i risultati delle campagne
- valutare altri strumenti di analisi comportamento
- casi studio con numeri reali e una esercitazione
Come sempre abbiamo solo 4 posti, perché vogliamo mantenere alta l’interazione con i partecipanti, pertanto invia la tua iscrizione il prima possibile: mancano davvero pochi giorni…
Ciao,ho letto l’ottimo articolo, ma per me talmente professionale che fatico a comprendere qualche dettaglio. Per fare un risuunto, io non capisco una cosa:
stando a Google Analytics il mio sito ha circa 50 visite al giorno e 550 a settimana.
Come è possibile se SOLO IO ne faccio oltre 100 al giorno e da pc diversi? come puo essere affidabile G. Analytics?
grazie per il chiarimento
Ciao Bruno, Analytics può “filtrare” le visite provenienti da tuo PC aggiungendo l’indirizzo IP (o altre modalità) dalla sezione \ Amministratore \ Vista \ Filtri