Anche quest’anno siamo stati al Netcomm e-Commerce Forum 2017 e abbiamo seguito la conferenza plenaria dalla quale abbiamo ottenuto qualche spunto sulla continua evoluzione del commercio elettronico, sulle nuove tecnologie e sugli scenari competitivi che diventano sempre più ampi e complessi. Tutto si concentra verso un unico elemento: il cliente finale insieme alla sua esperienza. Abbiamo avuto modo di raccogliere informazioni importanti sui dati forniti da Roberto Liscia (Presidente Netcomm) e Alessandro Mangiaracina (Direttore scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2C della School of Management del Politecnico di Milano). Come ogni anno sono stati in grado di darci un quadro preciso rispetto l’anno precedente e i primi dati sulle previsioni per il 2017.
Roberto Liscia: panoramica
Siamo in una fase di transizione in cui il retail si sta ridimensionando e nel tempo cambierà pelle e aspetto. Il retail dopo altri due settori, telecomunicazioni e media, è sicuramente quello che oggi è nel centro di questa evoluzione e cambiamento. Tutti i giorni vediamo dei cambiamenti radicali, spesso andiamo in un negozio e non troviamo l’offerta che potremmo trovare online, questo porta ad avere un impatto sulla percezione del consumatore, sempre più connesso e sempre più sul pezzo. Lo shopping non è un atto ma un processo e sta diventando sempre più esperienziale nei modelli di business interconnessi.
Spostandoci su una dimensione più globale, a livello europeo siamo arrivati ad una crescita del 13%, mentre al vertice troviamo l’Asia Pacifico che ha avuto un incremento del 28% e che è la prima area geografica sulla quale si ha uno sviluppo epocale in termini di consumi digitali. Un lato significativo è la penetrazione del commercio digitale che ha superato nel complesso il 7%. Ci sono due fenomeni importanti, il primo è il numero di compratori online sul pianeta e il secondo è la quota del mercato dell’online che sta crescendo e diventando sempre più rilevante.
Se vogliamo prendere in considerazione l’Italia, negli ultimi due anni ha avuto un +26% di crescita degli acquirenti online, portandoli fino al 21 milioni, ma la più grande sorpresa è che crescono di più le famiglie con una persona capace di comprare per tutta la famiglia ed è evidente che la crescita delle famiglie digitali, che è superiore a quella degli acquirenti digitali, porta ad avere un impatto sui volumi di acquisto e sul fatturato complessivo dell’e-Commerce in Italia.
Il secondo elemento osservato è che chi compra attraverso più di un device, quindi chi compra con uno smartphone, un tablet e il web, ha una frequenza di acquisto molto più elevata. Più le persone diventano digitalizzate e sanno utilizzare diversi strumenti digitali, più la frequenza di acquisto aumenta e questo naturalmente porterà ad avere un impatto sui volumi e sul fatturato delle imprese digitali.
Dall’immagine qui sopra possiamo vedere che man mano che la curva di adozione degli strumenti aumenta, aumenta la frequenza di acquisto e di conseguenza aumentano anche i volumi di vendita. Questo naturalmente porterà ad avere un impatto sul digitale ma anche sul fisico. L’altro elemento di correlazione interessante riguarda quelli che abbiamo definito gli “Everywhere Shoppers”, ossia coloro che usufruiscono dei tre strumenti di acquisto. Questi, sono quelli che utilizzano di più lo smartphone nel negozio per orientarsi, che esigono di poterlo utilizzare prima di fare l’acquisto nel punto vendita e sono anche quelli che, non soltanto comprando più merceologie online, ma che comprano più merceologie offline. Quindi, se diciamo che l’offline è in crisi, il secondo elemento rispecchia una nota di grande ottimismo per l’offline perché coloro che diventano sempre più digitali sono anche coloro che utilizzano sempre di più l’offline per acquistare, in qualche misura, in convergenza con i canali digitali. Quei canali dimostrano che ci stiamo sempre di più avvicinando a un unico ecosistema che serve a dare una risposta di servizio al cliente digitalizzato.
Riccardo Mangiaracina: primi dati dell’eCommerce B2C 2017 in Italia
Subito dopo la panoramica del Presidente Roberto Liscia, l’intervento è passato a Riccardo Mangiaracina. E’ stato analizzato il mercato e-Commerce B2C prendendo in considerazione due sfere, quello della domanda, ossia dal valore degli acquisti dei consumatori italiani e quello dell’offerta, cioè dal valore delle vendite da siti con base societaria in Italia.
Considerando il lato della domanda, il valore degli acquisti online da parte dei consumatori italiani per il 2017 arriverà a una quota di 23,1 miliardi di euro, un incremento del 16% rispetto l’anno precedente.
Gli acquisti online dei prodotti cresceranno del 25%, a un tasso più che triplo rispetto a quello dei servizi previsti con una crescita dell’8%.
Andando nel dettaglio a guardare la dinamica di ogni comparto merceologico, possiamo vedere come la domanda 2017 sarà trainata dai prodotti, in particolare tra i più performanti troviamo due settori caratteristici italiani, ossia il Food&Grocery (+37%) che da 593 milioni di euro passa a 812 milioni e l’arredamento/Home Living con una quota di 847 milioni, un +27%. Molto bene anche per il settore dell’informatica/elettronica che sale a 3.695 milioni con un 26% in più. L’abbigliamento invece sale con un +23% a 2.384 milioni di euro mentre l’editoria sfiora gli 800 milioni (+18%).
Per quanto riguarda invece i servizi, il turismo continua la sua crescita, anche se un pochino più ridotta rispetto il 2016, registrando un aumento del 9% con un valore della domanda pari a 9.347 milioni di euro, a seguire ci sono le assicurazioni con un +6% sfiorando i 1.300 milioni.
Come anticipato precedentemente e come è evidenziato nella seguente immagine, per la prima volta nella storia dell’e-Commerce in Italia il mercato del prodotto varrà tanto quanto quello dei servizi. Gli acquisti di prodotto cresceranno del 25% nel 2017, ben più di quelli di servizio stimati per un +8%. Il peso dell’e-Commerce sul totale acquisti retail degli italiani raggiungerà il 5,6%.
Parliamo delle modalità di pagamento con poche novità: il pagamento con carta di credito coprirà il 65%, l’uso di PayPal il 31% e per l’ultimo 4% avremo il pagamento con contrassegno e bonifico. Una tendenza non nuova ma indicata anche da Mangiaracina è la consistente crescita degli acquisti via smartphone (+52%) che raggiungeranno una quota di 5,3 miliardi di euro. Se a questi aggiungiamo gli acquisti con tablet, supereremo i 7 miliardi di euro, quasi 1/3 dell’intero mercato del commercio elettronico italiano”.
Per quanto concerne invece il valore delle vendite da siti italiani: dopo il 2015 cresce del 20% e rispetto il 2016, ci si aspetta una crescita del 16% per il 2017 che porterà il mercato a superare i 23 miliardi di euro.
Insomma, potremmo stare a parlare ore e ore di questa crescita che vede sempre più in primo piano le grandi opportunità in ambito digitale, quindi coraggio! 🙂 A chi ha quell’idea nel cassetto e intende lanciare il proprio progetto in ambito digitale, dico: è ora di farlo. Se avete bisogno di elaborare ed approfondire i dati forniti durante l’e-Commerce forum scriveteci, siamo a vostra disposizione!
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