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Tracking pixel: consigli pratici

Tracking pixel: consigli pratici

Abbiamo visto cos’è e a cosa serve un pixel di tracking in un precedente articolo. Il tracking pixel ha due principali utilizzi: uno interno e uno esterno. Internamente potremmo avere la necessità di tracciare con un software di terze parti i risultati ottenuti dal nostro e-commerce, gli ordini effettuati e il valore degli stessi, questo ad esempio potrebbe essere il caso di codice tracciamento di Google Analytics. Partner esterni, che portano traffico al nostro sito, potrebbero invece avere la necessità di tracciare i nostri ordini che sono stati fatti partendo da un loro link o una loro campagna marketing, in questo caso ci forniranno il loro pixel, o codice di tracking, che li informerà quando appunto degli ordini effettuati sul nostro sito, e se lavorano a percentuale, magari anche del valore della transazione.

tracking esterno

Come si presenta un codice di tracking

Le forme con cui può esserci fornito il codice di tracking sono:

  • pixel
  • iframe
  • javascript

Solitamente i codici javascript sono i più complessi e passano più informazioni al destinatario del dato, ma la logica di funzionamento è più o meno la stessa degli altri due sistemi di tracciamento, tanto che al codice javascript viene quasi sempre associato il codice da utilizzare in caso che il browser dell’utente non supporti javascript (o sia disabilitato). Questo codice, contenuto nei tag <noscript> è quasi sempre un tracking pixel.

Come funziona un pixel di tracciamento

La logica di tutti i sistemi di tracciamento è quella di richiamare un url esterno passandogli dei dati. L’iframe richiamerà un file php, asp o html, mentre il pixel un immagine. In realtà il pixel non richiama una vera e propria immagine ma un url all’interno del tag <img> di dimensione di un pixel, non rendendola visibile all’utente finale.

Vediamo due esempi simili di implementazione del codice di tracking:

<iframe src=”http://www.sitoesterno.com/traccia.php?idsito=miosito&idordine=13&totale=26.30″ scrolling=”no”  frameborder=”0″  width=”1″ height=”1″></iframe>

oppure:

<img src=”http://www.sitoesterno.com/traccia.php?idsito=miosito&idordine=13&totale=26.30″ width=”1″ height=”1″></iframe>

Come si può facilmente capire si passa a un url esterno un identificativo del nostro sito, l’id dell’ordine e il totale pagato. Dall’altra parte verrà registrato tramite script il dato in un database in modo che, ad esempio,  a fine mese potremo contattare il partner e confrontare il dato registrato da lui con quello registrato da noi e così pagare la giusta revenue per gli ordini che ci ha portato.

La pagina esterna richiamata, ad esempio http://www.sitoesterno.com/traccia.php citata sopra, controllerà se l’utente che ha effettuato quell’ordine proviene effettivamente da una propria campagna marketing, da un proprio link, etc.  Come? Attraverso l’uso di un cookie. Facciamo un esempio:

  • Viene inviata dal partner sitoesterno.com una mail pubblicitaria che invita ad acquistare sul sito miosito.com.
  • Il link sul quale sarà invitato il destinatario a cliccare sarà qualcosa tipo:  http://www.sitoesterno.com/redirect.php?idsito=miosito
  • Questo link come si vede punta a una pagina all’interno del sito esterno e non a quello finale. Questa pagina redirect.php creerà sul pc del destinatario della mail un cookie  leggibile solo da una pagina presente sul sito sitoesterno.com e poi farà un redirect al sito finale miosito.com
  • Una volta che il cliente avrà effettuato l’ordine verrà visualizzato il tracking pixel che richiamerà come visto una pagina presente sul sito sitoesterno.com.
  • Il sito esterno a questo punto potrà leggere se sul pc dell’acquirente è presente il cookie creato da lui e in questo caso salvare i dati, ad esempio idordine e totale, nei propri sistemi.

url tracking

 Dove va inserito il tracking pixel

Il pixel di tracciamento va inserito nella pagina in cui l’operazione che si vuole tracciare va a buon fine.

Per un e-commerce solitamente è la pagina di conferma ordine, che può essere diversa a seconda del metodo di pagamento prescelto: se l’utente sceglie un metodo di pagamento differito, ad esempio bonifico bancario, bollettino postale o contrassegno solitamente il pixel viene visualizzato nella pagina in cui si ringrazia l’utente fornendogli  i dati per il pagamento.

Nel caso di pagamento immediato, via carta di credito o paypal invece si aspetta l’esito della transazione e il ritorno dell’utente sul sito e si visualizza il codice solo se l’utente ha effettivamente pagato l’ordine.

Questo vale anche per siti in cui lo scopo è ottenere lead. Si può decidere se visualizzare il pixel di tracking una volta compilato il modulo dati, oppure, nel caso sia richiesto il double opt-in, nella pagina caricata al momento della conferma della mail.

Alcune criticità

Vediamo ora velocemente qualche problematica comune o caso particolare:

  • Pagina di conferma asincrona: Se il lead/ordine viene registrato via ajax in modo asincrono sarà possibile semplicemente includere iframe o pixel nella finestra di risposta che daremo all’utente. In caso di codice javascript, se presente, basterà inserire il codice alternativo presente nei tag <noscript>.
  • Cookie policy e cookie law: Come sappiamo da giugno 2015 in Italia bisogna salvare i cookie di tracciamento sul pc dell’utente solo dopo il consenso dello stesso, che di solito avviene con il click su apposito banner. E’ necessario quindi inserire all’interno della policy riguardante i cookie i dati dei siti terzi i cui pixel di tracciamento prevedono cookie, e nel caso sia negato il consenso al salvataggio di cookie di tracciamento non visualizzare il suddetto pixel.
  • Pixel di conversione dopo approvazione: può capitare di dover tracciare l’azione non quando avviene, ma dopo l’approvazione da parte di un amministratore. Potremmo ad esempio voler confermare gli ordini pagati con bonifico solo dopo aver ricevuto il pagamento. In questo caso non visualizzeremo il pixel nella pagina di ringraziamento ma dovremmo farlo dal pannello di amministrazione una volta ricevuto il pagamento. Questo nella maggior parte dei casi non è possibile per la problematica dei cookie che  non sarebbero leggibili in un secondo momento. Una possibile soluzione la da la piattaforma Hasoffers, che attraverso l’uso di ulteriori parametri ci permette di ricondurre un ordine ad un partner.

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